di Masahiko Urano, 7 dan-pro -
traduzione di
Roberto Saranga,
supervisione di Giuseppe Baggio
(1)
Ci sono molte situazioni, più di quante si pensino, nelle
quali un fu in mano può fare una grande differenza.
Il
Bianco ha formato uno yagura-gakoi senza il gin.
Con il keima nero in 2e, un fu paracadutato in 3c potrebbe
essere piuttosto efficace. Ecco che un fu in mano può avere la
forza di mille generali.
La sequenza che potrebbe seguire:
P*3c Nx3c
Nx1c+ …
Dopo P*3c, il Bianco potrebbe giocare G3a, ma otterrebbe
una cattiva formazione. Così, Nx3c è la mossa naturale che impedisce una
perdita di materiale. Da notare la mossa successiva: Nx1c+. Nella
direzione sbagliata? No, è la mossa giusta.
… Lx1c
P1d Lx1d
Lx1d …
Poi, con delle mosse naturali, il Nero potrà irrompere
attraverso la 1^ colonna.
Un passo indietro al diagramma 1. Supponendo d’avere più
di un fu di riserva, il gioco potrebbe essere:
P*3c Nx3c
Nx3c+ G4x3c
N*2e Gc4c
P*3c …
Quando il tuo avversario ha costruito uno yagura-gakoi,
fate in modo di avere un fu in mano prima di giocare N2e.
(2)
Il diagramma 2 mostra la posizione ottenuta dopo che il
Bianco ha giocato Px2d come risposta alla nera P2d. Ora, quale potrebbe
essere la prossima mossa, usando il fu di riserva per attaccare
lo yagura?
La
mossa da ricordare è P*2e. Quando si gioca l’apertura “Doppia Fortezza”
(entrambi i giocatori formano uno yagura-gakoi),
l’utilizzo del tesuji tsugifu può essere efficace quando
applicato nella colonna del gyoku avversario.
A P*2e, il Bianco non può che rispondere Px2e, altrimenti
il Nero giocherà Px2d creando un solido appoggio in attacco. Segue Nx2e,
che sta bene al Nero ed ora al Bianco non resta che S2d per evitare la
perdita di materiale. Ma il Nero replica con Nx1c+. Quindi:
1)
se Lx1c oppure Nx1c, segue
Bx2d, con il Nero che può continuare l’azione di erosione del campo
avversario;
2)
se Kx1c, P*2e è la mossa
più forte del Nero.
Ricordate: quando il gyoku avversario si trova nel
percorso del vostro kaku, attaccate il pezzo inchiodato.
Quando si gioca lo yagura, i giocatori bianchi
tendono generalmente a giocare Sx2d invece di Px2d come risposta a P2d,
per evitare il tesuji sopraccitato. Questo vi dà un’idea di
quanto può essere efficace un fu paracadutato.
(3)
Dove potremmo paracadutare il fu contro il
mino-gakoi del diagramma 3?
La mossa cruciale è P*6b. Se il Bianco gioca G5b,
permette P6a+. Così dovrà giocare G7a, solo per avere:
Rx7a+ Kx7a
P6a+ …
Rx7a+ è la mossa decisiva. Kx7a è forzata ed ora P6a+ è
uno scacco doppio e qualunque risposta del Bianco non potrà evitare il
seguente matto.
Se non potete paracadutare il fu nella 6^ colonna,
controllate se potete usarlo nella 5^ colonna. Anche P*5b può essere una
mossa efficace (diagramma 4).
Potete promuovere il fu in 5a, mentre il Bianco
giocherà G7a. Ora retrocedete con +P5b ed avrete una posizione molto
simile al precedente esempio. La capitolazione del mino-gakoi è
sicura.
Se nel diagramma 4 il Bianco gioca Gx5b? Lo sapete già,
R7a+.
Se pensate invece di giocare P*5c al posto di P*5b,
dovete considerare che il Bianco potrà giocare P*5a e questa volta la
difesa si rafforza.
Quando giocate contro un mino-gakoi, attaccate il
kin in 6a. Questa è la regola d’oro.
(4)
Qualche volta un fu in mano può decidere una
partita. Diagramma 5: il Nero ha giocato Px2d, al quale il Bianco ha
replicato con R3b, lasciando inavvertitamente al Nero uno spiraglio
aperto.
P*3c. Questo è il punto focale dove giocare.
La casella in questione è controllata da 3 pezzi bianchi.
Potete vedere da voi stessi che il Bianco non si salva dalla perdita di
materiale, qualunque risposta giochi.
Il diagramma 6 mostra come può essere devastante una
paracadutaggio di fu nel punto focale.
P*4b
Se Bx4b, segue Bx4d guadagnando un gin per nulla.
Se Rx4b, segue Rx2d.
Quando paracadutate un fu in una casella
controllata da più di un pezzo avversario, bloccando uno di essi, si
ottiene come risultato di rendere inefficace l’intera difesa.
(5)
Il diagramma 7 mostra una situazione di medio gioco fra
una ibisha contro una furibisha. Da notare che il Nero non
ha il fu nella 4^ colonna che, invece, è di riserva. Questo è il
vantaggio del Nero, che gli dà la possibilità di far un buon uso del
proverbio.
P2d Px2d
P*2b …
Poiché ha il fu in mano, il Nero può iniziare il
suo attacco nella 2^ colonna con P2d. Se dopo P*2b, il Bianco gioca
Bx2b, il Nero può giocare Rx2d, situazione per lui favorevole. Se il
Bianco non risponde a P*2b, giocando qualcos’altro, segue Px2a+
catturando il keima e poi eventualmente il kyo. Se, dal
diagramma 7, il Bianco gioca Bx2d in risposta a P2d, P*2b rimane una
buona mossa. Dopo N3c, segue P2a+. Il Bianco non può catturare il
tokin, a causa del gin indifeso in 4d.
Supponendo che il Bianco giochi qualcos’altro, come
potrebbe poi giocare il Nero? +Px1a? Sarebbe una cattiva idea, perché
c’è una mossa migliore. +P2b e poi +Px2c sarebbe più devastante per il
Bianco. Questa linea di mosse è quella che si chiama “la linea
autentica”!
Ancora uno sguardo al diagramma 7. L’attacco nella 2^
colonna scatenato dal fu paracadutato crea terribili problemi al
Bianco. Potrebbe indurre all’abbandono anche prima di arrivare al
finale.
Quando si gioca l’ibisha contro la furibisha,
chiedetevi sempre come potreste giocare Rx2d, poiché spesso porta la
partita in proprio favore. Inoltre controllate se potete giocare P*2b
con la prospettiva di promuovere il fu per fargli fare il lavoro
visto sopra.
Quando ottenete una posizione simile a quella descritta,
e sono sicuro che capiterà, ricordatevi i punti chiave che ho
evidenziato.