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Numero dei giocatoriCaselle quadrate/rettangolariPedine nelle caselleSchieramenti pariteticiPosizionamentoFigure prestabilite  

Forza 4

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Introduzione

Forza 4 viene inventato e prodotto dalla Milton Bradley nel 1974. In Italia viene commercializzato qualche anno dopo. Si tratta di un gioco di allineamento che richiama il gioco del Filetto ed anche Cerchi e Croci, un conosciutissimo gioco di carta e matita che si fa su carta quadrettata cercando di costruire una serie continua di simboli. Anche in questo caso l'obiettivo è mettere in fila un certo numero (quattro nel gioco base, e da qui il suo nome) di proprie pedine; ma l'elemento fondamentale del gioco, che lo rende del tutto originale, è la forza di gravità: le pedine vengono infatti fatte cadere lungo una griglia verticale posta fra i due giocatori.

Il gioco è anche conosciuto con i nomi inglesi Connect 4, Vertical Tic-Tac-Toe, Gravitational Tic-Tac-Toe e 4-in-a-row, ed ha ispirato numerosissime varianti, fra cui citiamo Forza 4 Evolution e Forza 4 Cube. Decisamente interessanti sono anche Forza4x4 e Forza 4 Centrifuga, quest'ultimo inventato da Beppi Menozzi e Paolo Fasce e noto anche con il nome di Gravity.

Come si gioca

Numero dei giocatoriCaselle quadrate/rettangolariPedine nelle caselleSchieramenti paritetici

Il gioco è composto da:

- un tavoliere rettangolare di 42 caselle. Normalmente si gioca utilizzando un tavoliere verticale, formato da una griglia, in cui si inseriscono dall'alto le pedine, lasciandole cadere tra le due pareti. Ciononostante Forza 4 è comunque giocabile anche su un tavoliere orizzontale, tenendo comunque presente la "forza di gravità";

- 42 pedine di due colori diversi (21 per colore).

Si gioca in due.

 

La posizione iniziale è quella riprodotta in figura 1 (tavoliere vuoto). 

Inizia indifferentemente uno dei due giocatori.

 

Posizionamento

Ciascun giocatore ha a disposizione una sola mossa per turno. La mossa consiste nell'inserire una pedina nella griglia dall'alto, lasciandola cadere liberamente tra le due pareti. La pedina si posizionerà sulla riga, o traversa, più bassa, in una casella non occupata da altre pedine. Il giocatore è completamente libero di scegliere la colonna in cui giocare la propria pedina, con una sola, ovvia, limitazione: la colonna scelta non deve essere completamente occupata.

Le pedine, una volta posizionate, non possono muovere, né essere rimosse dal tavoliere. In questo gioco non esiste la cattura.

Esempio:

In figura 2 viene illustrata la posizione dopo le prime mosse di una partita. Il Giallo ha giocato nella colonna c (facendo cadere la pedina in c1) e il Rosso ha risposto in colonna e (e1). Le mosse successive sono state: Giallo in c (c2), Rosso in c (c3); Giallo in d (d1), Rosso in d (d2); Giallo in b (b1). Adesso il Giallo minaccia di vincere giocando in a1 e allineando quindi quattro pedine da a1 a d1; il Rosso deve quindi rispondere in a (a1) impedendo, per il momento, la vittoria dell'avversario. Il Rosso ha allineato tre pedine in diagonale (da c3 a e1), ma per vincere, muovendo in b4, è necessario che prima altre due pedine vengano giocate nella colonna b, per occupare le caselle b2 e b3.

Figure prestabilite

L'obiettivo del gioco è quello di creare per primi una fila ininterrotta di almeno quattro pedine del proprio colore; questo allineamento può essere orizzontale, verticale o diagonale, ma non può essere lungo un percorso spezzato.

Quando un giocatore realizza la fila di almeno quattro pedine la partita ha termine anche se rimangono ancora altre pedine a disposizione dei giocatori.

Può capitare che, una volta giocate tutte le 42 pedine, nessun giocatore sia riuscito a realizzare l'allineamento richiesto; in questo caso la partita è pari e non ci sono quindi vincitori.

In questo gioco chi inizia ha un leggero vantaggio sull'avversario: è quindi preferibile giocare un numero pari di partite alternando la prima mossa iniziale, in modo che nessun giocatore venga avvantaggiato.

Trascrizione delle partite

Per trascrivere una partita è sufficiente indicare per ogni mossa la colonna in cui viene posizionata la pedina. Le colonne sono contrassegnate da una lettera (dalla a alla g).

In alternativa è anche possibile indicare la casella di arrivo della pedina, utilizzando il sistema di coordinate tipico degli Scacchi (vd. figura 1).

Esempio di trascrizione dell'inizio di una partita con i due sistemi sopra descritti:

Sistema 1

Giocatore 1

Giocatore 2

1.

c

e

2.

c

c

3.

d

...

 

Sistema 2

Giocatore 1

Giocatore 2

1.

c1

e1

2. c2 c3
3. d1 ...

Varianti

Variante per l'annullamento del vantaggio della prima mossa

Per evitare il vantaggio del giocatore che compie la prima mossa, si applica la seguente regola: se il giocatore che ha effettuato la prima mossa realizza l'allineamento vincente, il suo avversario ha ancora diritto a una mossa, in modo che entrambi abbiano giocato lo stesso numero di pedine. Se con questa mossa di recupero il secondo giocatore riesce a realizzare l'allineamento vincente, allora la partita è dichiarata pari. 

Variante Viviani

Questa variante, che prende il nome dal suo ideatore, differisce dal gioco classico solo per la forma del tavoliere: si gioca su un comune tavoliere 8x8 (quello per la dama o per gli scacchi).

Link 

giochi.virgilio.it/salagiochi/abilita/forza4 

gilda.it/labyrinth/articoli/forza4.htm

Ultimo aggiornamento: 08/12/2008 - Per suggerimenti e contributi: E-mail

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