Questo brano è tratto dal volume "Layli
Goobalay" di Jama Musse Jama; l'autore ne ha gentilmente
concesso la riproduzione.
Layli Goobalay in lingua somala
significa letteralmente "esercizio con i cerchi"; è la variante somala
del classico gioco da tavolo "Conta e Cattura", talvolta chiamato anche
Mancalà. Questa famiglia di giochi, pur differenziandosi leggermente
nelle regole da una variante all'altra, prevedono gli stessi obiettivi e
le medesime mosse. E' noto come il Gioco Nazionale Africano (the African
National Game), ed è una delle più antiche strategie da tavolo presente
in modo capillare sul territorio africano e asiatico da oltre 7.000
anni.
Il gioco assume nomi diversi in
relazione all'ambito geografico sia in Africa (...) che nelle altre
parti del mondo. Tali nomi si riferiscono in alcuni casi al modo di
giocare, in altri al disegno della tavola o ad altre particolarità dello
stesso gioco. In Somaliland, ad esempio, la parola "cerchi" si riferisce
alle forme geometriche fatte sulla sabbia; infatti, per giocare a Layli,
vengono scavate 12 piccole cavità di forma circolare. Nella popolazione
Vai (o Vei) della Sierra Leone e della Liberia il gioco è noto come Kpo,
dal suono fatto dai semi durante le mosse del gioco. Mancalà, è invece
la denominazione più diffusa di questa famiglia di giochi, è una parola
araba che si riferisce alle mosse, questo infatti significa "muovere" o,
in alcuni dialetti, "trasferire". Nel mondo occidentale questi giochi
sono noti come "Conta e cattura", che ovviamente descrive sia l'azione
che l'obiettivo del gioco.
La parola "Layli", che nel moderno
linguaggio scolastico somalo significa "esercizio", deriva dal verbo
Layli, che nella cultura nomade somala significa "addomesticare e
ammaestrare giovani cammelli e cavalli". Layli Goobalay si riferisce
pertanto alla sfida di "addomesticare e ammaestrare noi stessi per
migliorare la nostra abilità nel contare e nel calcolare".
Un altro nome somalo del gioco,
ugualmente popolare in Somaliland è "Riyo ka Dhalis" che letteralmente
significa "...che aiuta le capre a partorire". Questo nome si riferisce
ad un aspetto particolare del Layli rispetto alle altri varianti del
gioco: si tratta del concetto di "Uur" o buchi "gravidi" (vedi dettagli
nella sezione delle regole).
La società del Somaliland, che ha
fondamentalmente una cultura orale, manca di documenti scritti sui
giochi tradizionali. Non è noto, perciò, quando il gioco apparve per la
prima volta nella cultura del Somaliland; comunque l'origine del Layli e
di giochi ad esso simili pone le sue radici in Egitto, e in accordo con
molti autori può essere collocato nel periodo dell'Impero Egiziano (tra
il XV e XI secolo a.C.). (...)
I giochi di società oltre che
favorire la socializzazione e richiamare le radici culturali della
società stessa, hanno un forte contributo pedagogico. Come già detto
(...), i Mancalà offrono ai bambini l'opportunità di costruire ed
estendere logiche aritmetiche e strategie di riflessione.